spacer
vittoriotesta.net
 


Opere: Dettaglio dell'opera


001_4_001_2_la bocca degli altri-leggera.jpg
Visualizza l'immagine grande


2000: "La Bocca degli altri" - Op. 30 in do minore - Orchestra e coro

N.B. Il campione audio qui a fianco è una riproduzione virtuale del lavoro. Si tratta di un organico molto ridotto rispetto a quello previsto in partitura e le voci soliste sono state campionate, così da poter dare un idea, anche se vaga, del lavoro completo. Non è stato possibile quindi inserire il coro iniziale.

"la bocca degli altri" è un piccolo pezzo sinfonico che nasce alla fine del settembre 2000 dall’esigenza di raccontare tutti gli avvenimenti del world-gay-pride tenutosi nel giugno di quell’anno a Roma.
Rimasi di fatto sorpreso dal grande interesse che questo evento scaturì nei Media, ma soprattutto molto colpito dalle parole forti che ebbe la chiesa e parte del mondo politico, tanto da indurmi a riflettere sul forte impatto che questi commenti avrebbero potuto avere sugli omosessuali.
Nacque così la voglia di scrivere un testo sarcastico con toni forti ed, in alcuni momenti, grotteschi.
L’idea era quella di scioccare con affermazioni riportate su dizionari della lingua italiana dello scorso ventennio, con affermazioni realmente proferite in diversi ambiti della società e a diversi livelli… un deputato, un prete, un padre… tutto questo “condito” dal vociare incessante del popolo ignorante e bigotto e da un breve sommario della situazione legale e di tutela che vige oggi nel nostro paese per le coppie di fatto.

Il pezzo sinfonico si suddivide in cinque parti:

si apre con un “alea controllata” dove tutta la forza sta nell’idea che il coro, iniziando a bisbigliare interloquendo l’uno con l’altro corista, sia il “compositore” esso stesso di frasi riportanti sdegno e disprezzo per la minoranza in questione…
essendo questo un momento lasciato alla libera immaginazione del coro, le frasi racchiuderanno in se tutta l’idea generale del lavoro… “la bocca degli altri” infatti si incarna nel coro, che si esprime con idee proprie… e né i coristi, né il direttore, né gli orchestrali, né il pubblico e tanto meno il compositore sapranno mai se quelle affermazioni saranno sarcastiche o meno…ed in ciò sta l’importanza dell’alea controllata.
il bisbiglio diventa poi sempre più incalzante fino a generare confusione, e quando questa si va ridimensionando nuovamente verso il bisbiglio gli otto solisti iniziano a cantare l’interludio vocale a cappella a bocca aperta fin quando, al suo termine, inizia la musica.

La seconda parte è composta da una marcia funebre dove i commenti della massa vengono subito posti in primo piano e per tutta la durata della marcia, che si suddivide in esposizione e ripetizione della stessa, queste voci diventano sempre più incalzanti fino a generare confusione.

La terza parte è caratterizzata invece dall’eliminazione degli strumenti che lasciano il posto ad un tappeto di percussioni sul quale si espongono i “temi”, cioè quelle frasi, appunto, che sorreggono tutta la struttura del testo.

Nella quarta parte invece sono le voci a prendere tutta la scena, per la seconda volta infatti si presenta l’interludio vocale a cappella dove però questa volta è tutto il coro a cantare ed a bocca serrata, proprio a simboleggiare l’accettazione della minoranza in questione con la cessazione di commenti offensivi e gratuiti.

Nella quinta ed ultima parte vi è la ripresa del tema musicale ma con ritmica bolereggiante, anch’essa a simboleggiare la fine della condanna (caratterizzata nella prima parte dalla marcia funebre) e la speranza di un mondo con meno tabù.









 
spacer spacer spacer
spacer


Per eventuali informazioni scrivere a: info@vittoriotesta.net



Dynform Software